Il 2020 si è confermato un anno difficile per tutta l’economia, nazionale e regionale, ma in Liguria le imprese agricole e ittiche a conduzione femminile resistono.
Sono oltre tremila le aziende condotte da donne, con un calo di appena il 2% rispetto al 2019: una presenza sempre più alta per dinne che guidano imprese di successo con una forte propensione alla multifunzionalità, alla sostenibilità ambientale e alla custodia della tradizione locale.
Basandosi sui dati raccolti da Unioncamere, Coldiretti Liguria ha voluto sottolineare come la resilienza delle agricoltrici si sia contraddistinta anche in emergenza sanitaria con un adattamento alla situazione, senza scordare le azioni di solidarietà e di vicinanza alle persone più in difficoltà e ha scelto di farlo in occasione della Festa della Donna.
Il settore primario locale continua a essere ai primi posti della classifica di scelta per le imprenditrici donne, un dato che mostra la dinamicità e la possibilità di sviluppo del settore, rivoluzionato proprio dall’attività femminile con piani di educazione alimentare e ambientale con le scuole, con fattorie didattiche, percorsi rurali di pet therapy, agricoltura a basso impatto, recupero di piante e animali in estinzione.
Meno attrattivo per le imprenditrici risulta il settore ittico con appena 29 ditte a conduzione femminile in Liguria.
Cristina Adelmi, responsabile Donna Impresa Regionale, afferma: “Nell’attività imprenditoriale agricola e ittica le donne continuano a dimostrare grandi capacità di coniugare la sfida con il mercato e il rispetto dell’ambiente, la tutela della qualità della vita, l’attenzione al sociale, assieme alla valorizzazione dei prodotti tipici locali e della biodiversità. In questo difficile anno siamo, poi, tirate dietro nel far sentire la nostra vicinanza alla cittadinanza e, soprattutto, ai bambini che non potevano raggiungere per esempio le nostre fattorie: in ogni modo abbiamo cercato di portare l’agricoltura e la pesca elle case, attraverso i nostri prodotti oltre a video, giochi e testimonianze. Ma la forza delle donne è anche nella capacità di mobilitazione per iniziative di solidarietà come il progetto ‘Prima le mamme e i bambini” con il quale le imprenditrici agricole della Coldiretti stanno raccogliendo per la costruzione in Africa un reparto maternità e una scola per neo ostetriche a Rumbek, in Sud Sudan. Una rete femminile collegata a un simbolo: un cuscino a forma di cuore realizzato dalle agrisarte di Sant’Erasmo. Ed è proprio in occasione della festa della donna che abbiamo deciso di fare nostra testimonial dell’iniziativa una delle pochissime capitane liguri, la viticoltrice Nadia Maggioncalda, a rappresentanza di tutte le donne che sono in grado di affrontare la ‘tempesta’, sia essa di mare, di terra o, come in questo burrascoso anno a causa del Covid, economica”.
A proposito intervengono anche il Presidente di Coldiretti Liguria Gianluca Boeri e il Delegato Confederale Bruno Rivarossa che aggiungono: “Uno degli elementi di novità dell’ultimo periodo è che le nostre imprenditrici arrivano sempre più spesso da percorsi formativi diversi dall’agricoltura. Da scienze politiche a sociologia, da giurisprudenza a economia, da scienze della comunicazione a ragioneria, dal marketing alla consulenza aziendale. Questo dimostra la grande adattabilità e voglia di sperimentare di queste donne che non temono di mettersi in gioco per portare avanti un lavoro in cui credono. Le imprenditrici agricole e ittiche liguri, grazie al loro lavoro e al loro impegno rappresentano un tassello importante della nostra Organizzazione e dell’economia regionale, ma, soprattutto, in questo difficile momento, è fondamentale supportarle per evitare chiusure che rappresenterebbero una perdita sostanziale per l’intera società”.