14 scatoloni di marmellata di arance per le “Colazioni col sorriso”.
Questa la donazione del Comune della Spezia quest’anno coinvolto nel progetto Frutta Urbana per la valorizzazione di risorse altrimenti sprecate, progetto arrivato grazie all’Associazione Orti di San Giorgio con la collaborazione del comune, delle due associazioni della Fondazione AUT AUT (A.G.A.P.O. e Fondazione Il Domani dell’Autismo) e l’Ente Forma.
L’iniziativa è stata presentata lo scorso 10 aprile alla presenza del sindaco della Spezia Pierluigi Peracchini, della vice presidente dell’associazione Orti di San Giorgio Monica Fiorini, presente con Massimo Guerra e Cristina Tartarini, soci dell’associazione.
Presente anche Don Fabrizio Di Loreto, direttore dell’Opera Salesiana e Anna Iavazzo, dell’associazione “Colazioni col sorriso”.
In una mattina di febbraio, lungo via Chiodo, alla Spezia, sono stati raccolti dai volontari cinque quintali di arance amare.
Gli agrumi raccolti sono stati trasformati in parte di mille barattoli di marmellata di arance amare da GiardiGiò, laboratorio certificato di Riccò del Golfo, in parte utilizzate dai laboratori di cucina e didattica delle associazioni che seguono i ragazzi autistici (A.G.A.P.O. e Fondazione Il Domani dell’Autismo).
14 scatole contenenti diversi barattoli di marmellata sono stati donati al Comune della Spezia che, a sua volta, li ha destinati all’associazione “Colazioni col sorriso”.
A proposito, il sindaco Peracchini ha dichiarato: “Da un progetto benefico ce ha coinvolto tutta la città attraverso gli Orti di San Giorgio e la Fondazione Aut Aut ne nasce un altro, perché le marmellate che sono state confezionate con la frutta degli alberi della città saranno donate alle Colazioni del Sorriso, un’operazione di solidarietà che ha coinvolto tutti e che dimostra quanto la nostra comunità sia forte, solidale e coesa attraverso la facilitazione del Comune della Spezia. Ringrazio tutti i ragazzi coinvolti e l’augurio è che i progetti analoghi di solidarietà possano diventare appuntamenti fissi con il coinvolgimento sempre più ampio del terzo settore”.
Gli alberi della città non vengono trattati con antiparassitari dal Comune e le analisi sulle arance hanno certificato l’assenza di inquinanti: molto al di sotto dei limiti di legge, addirittura non misurabili, le tracce di cadmio, piombo e benzopirene.
Frutta Urbana è un progetto giovanissimo che vede in prima linea l’associazione romana Linaria e Fruttorti Parma specializzati in cachi.
All’estero le pratiche di raccolta in città sono molto comuni, ad esempio a Montecarlo, dove ogni anno vengono raccolte tonnellate di arance dai circa 600 alberi di Melangolo del Principato, con i cui viene realizzata anche un’ottima grappa.
Il progetto Frutta Urbana investe aspetti culturali e sociali, grazie alla possibilità di “reintrodurre i valori di cui i frutteti sono portatori: saperi agronomici, botanici, gastronomici, di educazione alimentare e di condivisione”.
Il 2021 per La Spezia è stato “l’anno zero”: se l’iniziativa avrà successo dal prossimo anno il progetto sarà esteso anche ad altre zone a traffico limitato del centro città.