Nocciole Misto Chiavari e Olio Dop Riviera Ligure, una combinazione inusuale capace di incuriosire, un’alleanza per catturare i consumatori di altre regioni.
L’idea p venuta allo storico Panifico & Pasticceria Barbieri di Chiavari.
Alle nocciole che da sempre sono elemento distintivo della produzione dell’azienda, si aggiunge l’Olio Dop Riviera Ligure prodotto in un oliveto in gestione a Leivi.
Il risultato?
La crema Nocciole Gold che ha proseguito il successo della Crema chiavarina immessa sul mercato già da alcuni anni.
Piero Barbieri, titolare del Panificio insieme alla sorella Francesca, spiega: “Le nocciole Misto Chiavari sono uno scrigno di otto cultivar diverse, selezionate nei secoli dai nostri contadini, che rappresentano un magnifico esempio di biodiversità . Come nasce questa nuova crema spalmabile? Prima effettuiamo la tostatura, poi la selezione manuale delle nocciole eliminando quelle non conformi. Poi zucchero, cacao e la lavorazione con l’Olio Dop Riviera Ligure”.
Un progetto basato sul rilancio della nocciola coltivata nell’entroterra del Tiglio, sostenuto dalla camera di Commercio di Genova, con il ruolo fondamentale della Cooperativa Isola di Borgonovo che rappresenta il punto di riferimento per la consegna delle nocciole per i contadini.
Barbieri prosegue: “Le richieste stanno arrivando anche da fuori Italia. La scelta di puntare su un prodotto che valorizzasse anche l’Olio Dop Riviera Ligure consolida l’obiettivo della nostra impresa di catturare l’interesse dei consumatori sostenendo il territorio nel suo complesso. Dal primo forno di mio padre alimentato dai gusci di nocciola al primo olio prodotto nell’oliveto di Leivi, l’emozione è sempre la stessa”.
A fianco delle confezioni della crema spalmabile, le bottiglie dell’Olio Dop Riviera ligure che l’azienda ha valorizzato grazie anche a una particolare etichetta disegnata appositamente dal pittore Luiso Sturla.
Carlo Siffredi, presidente del Consorzio dell’Olio Dop Riviera Ligure commenta così i prodotti: “Questo della Pasticceria Barbieri è un esempio di modello di sviluppo per il quale stiamo lavorando in questi anni. Prima il recupero di oliveti, quindi una produzione dopo, a seguire l’idea di abbinare parte dell’olio prodotto a un’altra eccellenza ligure, confermando come l’olio della nostra regione possa arricchire tutti i cibi dagli antipasti ai dolci. Il risultato è uno straordinario sostegno al territorio sia dal punto di vista ambientale, che economico e sociale: esattamente l’obiettivo della filiera produttiva della DOP Riviera Ligure”.