Genova – La Liguria diventerà zona Bianca covid da lunedì 7 giugno e, in parole povere, ci sarà un ritorno alla normalità del mondo pre-pandemia.
Già dal 1 giugno, invece, in base a quanto stabilito dall’ultimo decreto licenziato dal Consiglio dei Ministri, si potranno consumare cibi e bevande all’interno dei locali, anche oltre le ore 18 e fino all’orario di chiusura previsto dalle norme sugli spostamenti, con coprifuoco posticipato dalle 22 alle 23.
«Finalmente abbiamo davanti a noi un percorso definito, ma questo non ci soddisfa, perché si perdono comunque altre due settimane – commenta Alessandro Simone, vicepresidente Fiepet Confesercenti Genova -. Considerati i trend rassicuranti per quanto riguarda contagi e ricoveri, e visto il buon andamento della campagna vaccinale, non comprendiamo questo ulteriore prolungamento dell’attesa: le imprese non possono più aspettare, con le risorse al lumicino è necessario che le misure entrino in vigore immediatamente, per evitare ulteriore accumulo di debito e per poter riattivare l’occupazione in un settore che, da mesi, è sottoposto a misure draconiane».
Che sia necessaria un’accelerazione delle riaperture complete lo certificano i numeri: secondo un’indagine condotta a livello nazionale da Swg per Confesercenti su un campione composto da oltre mille imprenditori della somministrazione, ad ormai venti giorni dalla cosiddetta ripartenza che, in realtà, ha consentito la ripresa del servizio solo negli spazi esterni, il 62% dei pubblici esercizi segnala di non aver recuperato fatturato rispetto alle settimane precedenti.
Altro settore allo stremo è quello delle discoteche che, ad oggi, nemmeno conosce una possibile data di riapertura. Per questo Fiepet ha richiesto un incontro urgente al Comitato Tecnico Scientifico al fine di approfondire le linee di indirizzo che si intendono adottare per il comparto.
«Chiediamo una prospettiva di ripartenza stabile ed in sicurezza alle imprese ed ai lavoratori del nostro settore – afferma Filippo Grassi, membro della giunta nazionale Fiepet Confesercenti, con delega all’intrattenimento -. Non possiamo più attendere, ora serve una risposta chiara e decisa da parte delle istituzioni: con le nuove riaperture di bar e ristoranti, stadi, teatri, cinema, piscine e palestre e con la stagione estiva ormai alle porte, anche le imprese ed i lavoratori del comparto discoteche meritano di ricevere la giusta attenzione e le necessarie garanzie per programmare la loro ripartenza con il dovuto anticipo. Diversamente, a rischiare il fallimento è un intero settore che rappresenta una parte trainante del turismo del nostro paese».