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giovedƬ, 10, Ottobre, 2024
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Vacanze e cibo, la Liguria nella top ten delle mete preferite dagli italiani

Vacanze sempre piĆ¹ italiane e attenzione alla gastronomia del posto.

Anche questo 2021 fa emergere una tendenza turistica che vede gli italiani alla riscoperta del Belpaese con turismo enogastronomico a farla da padrone anche nelle scelte dei turisti stranieri.

E’ quanto emerge dal sondaggio condotto da TheFork.

Le prenotazioni estive sembrano in rampa di lancio, soprattutto da quanto emerge dai primissimi dati sui booking raccolti da TheFork.

La percentuale di utenti stranieri che ha prenotato attraverso TheFork Italia con uno scontrino medio tra i 20 e i 30 euro ĆØ giĆ  cresciuta in questi primi mesi caldi.

In particolare, l’anno scorso l’Italia ĆØ stata la meta “gastronomica” preferita dei turisti tedeschi e di molti italiani che hanno scelto di rimanere “a casa” per le vacanze.

Tutto lascia pensare che la tendenza sarĆ  confermata anche quest’anno.

L’87% degli intervistati ha dichiarato che partirĆ  per le vacanze, di questi ben il 90% ha scelto di rimanere in Italia.

Nella top dieci delle regioni piĆ¹ scelte troviamo al primo posto la SiciliaĀ (14%), seguita da Puglia (13%) e Toscana (10%). Al quarto posto la Sardegna (10%), poi Trentino-Alto Adige (7%), Emilia Romagna (6%), e Liguria (5%). Chiudono la classifica Calabria (5%), Campania (4,6%), Marche (4,5%).

Ancora una volta, prevale il mare come destinazione preferita anche se un buon numero di intervistati ha dichiarato di aver scelto destinazioni che possano permettere un mix di mare, montagna e cittĆ  d’arte.

Cā€™ĆØ anche perĆ² chi ha deciso di uscire dai confini nazionali: il 33% di coloro che partiranno per le vacanze si spingerĆ  fuori dallā€™Europa mentre tra i paesi continentali preferiti troviamo al primo posto la Grecia (25%), seguita da Spagna (20%) e Francia (15%).

Il south-working perde terreno rispetto al 2020: questā€™anno si andrĆ  in ferie mediamente due settimane e il 91% dei rispondenti dichiara che si tratterĆ  di vacanze a tutti gli effetti, prediligendo il totale relax (35%) o un mix tra enogastronomia, viaggio on the road e riposo (33%).

Per quanto riguarda la tipologia di alloggio, il 44% degli intervistati sceglie la casa, il 27% lā€™hotel, il 12% il Bed & Breakfast e appena il 6% i villaggi vacanze. Si partirĆ  principalmente in famiglia (40%), in coppia (39%) e con gli amici (12%).Ā  Resta stabile il budget per le vacanze degli intervistati (65%) – il 78% inoltre dichiara che non utilizzerĆ  il Bonus Vacanze. Cā€™ĆØ infine un 10% degli intervistati che non partirĆ  per le vacanze questā€™anno. Di questi il 41% ĆØ trattenuto da impegni personali, il 27% da ridotte facoltĆ  economiche dovute alla crisi sanitaria e il 23% preferirĆ  partire in periodi di bassa stagione.

Ma come sceglieranno il ristorante in vacanza gli italiani?

Il 65% ha dichiarato che saranno le recensioni on line a far pendere l’ago della bilancia in favore di uno o dell’altro ristorante.

Non manca chi sceglierĆ  di farsi guidare dall’ispirazione del momento (21%) e chi chiederĆ  consigli direttamente sul posto.

Per il 76% degli intervistati la prenotazione del ristorante ĆØ diventata piĆ¹ importante che in passato, a causa della capacitĆ  limitata e delle restrizioni.

La maggioranza (40%) prenoterĆ  un giorno prima, il 34% poche ore prima e il 17% addirittura almeno 3 giorni prima.

Per quanto riguarda le spese, il 65% degli intervistati dichiara che il proprio budget per il ristorante ĆØ rimasto stabile rispetto al periodo pre-COVID.

La spesa media a persona per il ristorante a pranzo sarĆ  di circa 20ā‚¬ mentre per la cena si attesta a 30ā‚¬. Il requisito principale per la scelta del ristorante – che sia in vacanza o in cittĆ  – rimane la qualitĆ  del cibo (51%), ma contano anche la disponibilitĆ  di posti allā€™aperto (18%) e il prezzo (17%).

Il 70% di chi passerĆ  lā€™estate in cittĆ  prevede di andare a pranzo al ristorante una volta a settimana, il 16% due e il 7% tre volte a settimana. Per la cena aumentano le percentuali per due e tre volte a settimana, rispettivamente 24% e 11%.

Ā 

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