Massimiliano Spigno è stato riconfermato all’unanimità presidente della Confesercenti provinciale di Genova per i prossimi quattro anni.
La nomina è arrivata durante l’assemblea elettiva di oggi, lunedì 5 luglio, che si è tenuta per metà on line e per metà nella sede di via Balbi.
Spigno, 51 anni, è il titolare del bar gelateria Chicco di via Oberdan con sedi a Nervi e al Mog, nel Mercato Orientale.
Da febbraio fa parte della giunta della Camera di Commercio di Genova.
Quattro anni fa aveva raccolto il testimone da Patrizia De Luise, attuale presidente nazionale di Confesercenti.
L’assemblea elettiva ha portato al rinnovamento dei 52 componenti della Presidenza e i collegi dei Revisori e dei Garanti, tra novità e conferme.
L’organigramma del nuovo mandato andrà a completarsi con la nomina della giunta e del nuovo direttore proprio durante la prima convocazione della nuova Presidenza provinciale, il prossimo 20 luglio.
Dopo i saluti del sindaco di Genova Marco Bucci e dell’assessore al commercio e all’artigianato Paola Bordilli, il presidente Spigno ha aperto l’assemblea con una relazione dell’attività svolta negli ultimi quattro anni, tra rinnovamento dell’associazione e dei suoi servizi, da un lato, e il lavoro per sostenere il sistema economico locale in seguito alla tragedia del Morandi e alla pandemia.
Tra gli altri argomenti trattati, si è parlato di grande distribuzione, dei risultati raggiunti su Tari e bando nuove aperture per il Centro Storico e dei progetti di sviluppo in corso e in partenza.
Non sono mancati intervento a tutti i livelli per il sostegno dei consumi essenziali e per la ripresa del commercio e dei flussi turistici interazioni; ancora vaccinazioni, green pass e simili.
Spigno ha voluto concludere così il suo intervento: “In un momento così difficile, quest’ano ricorre il cinquantesimo anniversario della fondazione di Confesercenti e possiamo guardare con rinnovato impegno e voglia di fare ai prossimi cinquant’anni, grazie alla fiducia e al sostegno che le imprese ci hanno dato fin dall’inizio, ormai mezzo secolo fa”.