È stato lanciato a marzo 2021 un bellissimo progetto di tutela e promozione legato al Consorzio del Basilico Genovese DOP, un nuovo brand interno al disciplinare nato per dare ancora più valore alle piccolissime produzioni dell’area storica del ponente genovese, quelle di più difficile e faticosa gestione: le piccole produzioni in serra, quelle che vanno necessariamente raccolte a mano. Il progetto si chiama Genovese Storico.
La maggior parte delle aziende di basilico è sempre stata concentrata sulle alture del ponente cittadino, non a caso è denominata Area Storica: è qui che è nato il nucleo originario di produzione del Basilico Genovese.
Attualmente le aziende aderenti al Genovese Storico sono tre, ma l’obiettivo è proprio quello di far aderire anche le altre aziende dell’Area Storica, in linea con valori, tecniche e mission, a questo progetto di valorizzazione di una coltura tradizionale, legata strettamente al territorio di origine e alle tecniche agricole maturate nel corso della storia, che ha contribuito a rendere Genova e la Liguria famose nel mondo.
Un aspetto molto interessante di questa produzione è che le aziende del Genovese Storico si trovano tutte in un contesto periurbano, dove “la città è stata costruita attorno agli orti”. Il fatto di essere in città implica una importante vicinanza al mare, caratteristica che, unita alla bassa altimetria e alla disponibilità di acqua sorgiva, è stata capace di sviluppare nel tempo una coltivazione unica e specializzata, caratterizzata da aromi distintivi incomparabili. L’aroma tipico del Basilico Genovese DOP nasce grazie alla gestione destagionalizzata tradizionale sviluppata nel genovesato e successivamente diramata lungo il versante tirrenico della Liguria.
Le prime serre in Liguria sono state costruite proprio a Genova, nelle zone che già possedevano un’alta competenza agricola: basse e anguste e di legno e vetro, sono state soprannominate modello Voltri, proprio su di esse e su questa preziosa esperienza si è ispirata poi l’alta specializzazione della piana di Albenga.
Il fatto poi di essere una coltivazione urbana in una città a spiccata vocazione mercantile e che di colture intorno poteva averne poche, ne ha reso molto più semplice la commercializzazione e di conseguenza l’utilizzo in cucina e gastronomia, in virtù della possibilità di una distribuzione in tempi brevi capace di garantirne la freschezza, requisito essenziale per un prodotto come il basilico.
Il Consorzio Genovese Storico è nato proprio per promuovere un particolare tipo di Basilico Genovese DOP, quello prodotto in maniera tradizionale nell’areale genovese, che come accennato sopra, è stato il nucleo originario di produzione di basilico a uso culinario in Liguria nei primi del Novecento. Oltre alle tre aziende agricole promotrici Rossi, Casotti e Ratto, uno dei partner principali di questo progetto è infatti l’Unione agricola genovese, associazione storica molto importante per lo sviluppo agricolo di questa zona nata nel 1919.
Con questo progetto si vuole promuovere e tutelare non solo un prodotto in se ma anche una sapienza agricola che è stata storicamente capace di creare delle tecniche di coltivazioni in grado di offrire un prodotto fresco e di qualità per tutto l’anno in maniera sostenibile, una vera gestione destagionalizzata tradizionale.