Le terre di confine hanno un fascino particolare. Ancora di più se percorrendo quelle strade tra Liguria e Toscana si arriva in un luogo che sa di casa, un luogo come Il Torchio. Siamo a Castelnuovo Magra, qui il mare è in linea d’aria a pochi chilometri, a pochi passi le Alpi Apuane. Una posizione che inevitabilmente influenza l’agricoltura.
Gilda ed Edoardo ereditano improvvisamente nel 2012 le vigne dal nonno Giorgio che, già dalla fine degli anni ’70, fu uno dei pionieri e promotori dei Colli di Luni. Il primo anno decidono di imbottigliare e poi si ritrovano davanti al difficile quesito: vendere l’azienda o cambiare i piani e prendere in mano le redini dell’attività di famiglia? La risposta è, per nostra fortuna, la seconda.
Dal 2012 Il Torchio cambia, si evolve e a loro si unisce anche Alessandro, il marito di Gilda, tornato da Londra dove faceva il sommelier.
Oggi Gilda, Edoardo e Alessandro coltivano 5 ettari di vermentino, moscato, sauvignon, sangiovese, merlot, syrah, uve che crescono in un suggestivo anfiteatro naturale che guarda al mare, da le spalle ai monti ed è sempre ventilato. Questo caratterizza fortemente i vini che ereditano calore e sapidità per la presenza della brezza marina, freschezza e beva grazie all’aria delle montagne e alla forte escursione termica.
L’idea del Torchio è chiara: viticultura sostenibile, a pochissimo impatto ambientale, vinificazioni artigianali e senza artifici enologici. Il vino si fa in vigna, dove il terreno viene lavorato solo per le semine.
Le fermentazioni sono rigorosamente spontanee, le macerazioni più o meno lunghe, anche con grappoli interi. La diraspatura è manuale, per le vinificazioni a volte si decide di usare l’acciaio, a volte l’anfora e altre legno.
La scelta di come realizzare il vino è valutata ogni anno, sulla base di quello che la natura dona e sulla base dei loro progetti. Insomma, idee giuste, visione comune ma anche grande entusiasmo e voglia di fare. Menzione d’onore per etichette di Lunatica, Logorroico e Stralunato che rispecchiano in pieno lo stile de Il Torchio. Molto Rock’n’Roll.
IL VINO
Lunatica 2019 – Il Torchio
Selezione delle uve Vermentino, diraspatura manuale. Una prima macerazione carbonica per 2/3 giorni e ulteriore macerazione di 6 mesi in giara di terracotta. Torchiato manualmente e fatto riposare altri 3 mesi in legno in barrique esauste. Nessuna chiarifica, ne filtrazione. Un capolavoro, ormai quasi introvabile (ahimè). Ah, riconoscimento Top Wine, Vino Slow per la guida Slow Wine 2022!
Il Torchio
Via Provinciale, 202
19033 Castelnuovo Magra (SP)
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