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sabato, 15, Febbraio, 2025
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Premio 50 Top Italy: come è andata per la Liguria?

L’ennesimo riconoscimento (meritato) alla Brinca, che si aggiudica il Premio Speciale Tradizione Familiare 2022. E buoni piazzamenti in tutte le altre categorie. È un discreto bottino quello che la Liguria porta a casa dalla presentazione del Premio 50 Top Italy – I Migliori Ristoranti Italiani 2022, l’affermata guida online consultabile gratuitamente, firmata da LSDM, Congresso internazionale di cucina d’autore, e dalla testata giornalistica Luciano Pignataro Wine&Food Blog. I migliori ristoranti della Penisola sono stati suddivisi, in due classifiche contenenti 50 nomi ciascuna: “Grandi Ristoranti” e “Cucina d’Autore”.

Nella prima, la Liguria piazza un ristorante: è Impronta d’Acqua, il ristorante di Ivan Maniago a Cavi di Lavagna. Tra le Cucine d’Autore, invece, due i piazzamenti: la genovese Hostaria Ducale di Enrico Vinelli (che a sui social ieri ha dato qualche indizio sul nuovo chef che sostituirà Davide Cannavino: “giovane, molto preparato, con importanti esperienze internazionali nonostante la giovane età e con una gran voglia di fare bene”, mentre l’attività quotidiana sta proseguendo senza intoppi) al 25° posto e Orto By Jorg Giubbani di Moneglia al 47°.

Nella categoria Trattorie / Osterie troviamo La Brinca (al 4° posto) e L’Agave Framura di Marco Rezzano al 36°. Un poker di nomi nella selezione Low Cost, che apre le porte anche allo street food: al 12° ecco A pie’ du campu (Manarola) al 19° Panino Marino (Genova), al 45° Il Masetto (Genova) con i suoi hamburger e al 46° Da Puppo (Albenga).

Tra i migliori Ristoranti di Pesce, spicca il Marin Eataly (Genova) dello Chef Marco Visciola al nono posto.  Tra i migliori panini, invece, ancora Panino Marino (al terzo posto).

La guida – sottolineano Barbara Guerra, Luciano Pignataro e Albert Sapere, i tre curatori del progetto editoriale – mette in luce un sistema gastronomico italiano vivo e attento ai cambiamenti, che, da Nord a Sud, ben ha saputo reagire alle mille difficoltà poste dalla pandemia. Le diverse categorie vogliono agevolare il lettore nelle proprie scelte. Tutte le realtà ristorative sono state visitate dai nostri ispettori nel pieno rispetto dell’anonimato e, ovviamente, pagando il conto. I giudizi tengono presente dell’insieme dei servizi offerti al cliente, dunque non solo il livello di cucina, ma anche il lavoro della sala, la cantina, senza dimenticare la capacità del locale di valorizzare il proprio territorio e l’attenzione riposta nei confronti della sostenibilità, ambientale ed economica”.

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