Pensate che il Carnevale sia qualcosa di poco conto in una regione mugugnona come la Liguria? Siete fuori strada. Tutt’altro, in Liguria il Carnevale è una festività particolarmente sentita. Si dice che fosse addirittura più chiassoso e sfarzoso di quello di Venezia. Se ne ha prime notizie in documenti del XIII secolo, in cui venivano accordate dilazioni ai debitori perché potessero partecipare alla festa con animo sereno. Tanto che molte delle tradizioni del Carnevale in Liguria sono vive ancora oggi e animano la regione da Ponente a Levante.
Tradizioni non solo nel piatto ma anche lungo le strade cittadine, con i carri allegorici e le maschere tipiche che colorano gli eventi più famosi. Ma partiamo da più lontano: quali erano le tradizioni e i festeggiamenti più in voga nella Genova antica?
Tradizioni e feste di Carnevale nella Genova antica
Durante il periodo di Carnevale, per le strade di Genova le danze erano accompagnate dalla Rionda, un girotondo in cui i ballerini alzavano le gambe a ritmo muovendosi attorno ai falò accesi per la città, oppure dalla Moresca: in quest’ultima, i partecipanti si affrontavano in inchini alternati a giochi d’arme.
Non era Carnevale senza le Gighe o il Perigodin, danza dei pescatori, derivanti dal perondino toscano e dalla périgourdine provenzale. C’era poi il ballo del Bastone le canzonacce come la cansone del Balarifone, ritenuta troppo volgare e la cui esecuzione comportava un multa di 10 ducati.
Alla fine del Cinquecento venne introdotto l’uso dei Carrossèzzi, cortei che si svolgevano sulla spianata del Bisagno e dal 1783 da Piazza Fontane Marose lungo via Garibaldi e via Cairoli, poi via Balbi fino ad arrivare in Piazza Acquaverde. Dal Settecento il Carnevale si trasferisce nei palazzi dei nobili mentre il popolo si riunisce nei festoni o nelle lanternette, chiamate così per via dei lumi appese alle pareti.
Nell’800, il luogo più alla moda era il Festone dei Giustiniani, dove si entrava pagando 80 centesimi. Tra il 1924 e il 1970, ecco i carrettini: erano veicoli che davano vita al Gran Premio Indianapolis. Dopo un lavoro di mesi, gli studenti universitari si lanciavano lungo le discese del Righi su questi veicoli, passando per via Cabella, Manin e via Assarotti fino a giungere in Piazza Corvetto.
Piatti tipici di Carnevale in Liguria
Quando si parla di tradizioni del Carnevale in Liguria, è impossibile non pensare ai dolci. Sono loro infatti i veri protagonisti sulle tavole dei liguri. Sei dolci tipici non possono mai mancare a Carnevale:
- Bugie
come non partire da loro? Classiche, farcite alla marmellata o cioccolata, le bugie sono una ghiottoneria insostituibile del Carnevale. Preparate con uova, farina e burro le bugie sono il dolce per antonomasia di questa festa. Croccanti ma friabili, sottili e ricoperte di zucchero a velo. - Quaresimali
Sono il dolce tradizionale della Quaresima, la cui origine risale al 1500. I semplici ingredienti da cui sono ricavati, mandorle su tutti e poi zucchero, glassa e mompariglia, non includendo grassi animali, consentivano ai fedeli di poterli mangiare anche nei giorni di magro. - Frittelle di mele del Borgo Coscia
un dolce tipico del Borgo di Coscia ad Alassio. Si possono gustare ogni anno in occasione della grande festa del borgo che celebra la vittoria degli abitanti sui pirati saraceni del 1500. - Latte fritto
un tipico dessert genovese che si presta ad essere servito come dolce in più occasioni, oltre a corredo del famoso fritto all’italiana. Nato dalla tradizione povera della gastronomia genovese è oggi un dolce annoverato nella pasticceria italiana. - Castagnole
è un tipico dolce di Ventimiglia, diffuso già alla fine del 1700, dalla forma di una castagna, delle dimensioni di qualche centimetro e dal gusto speziato. Tra gli ingredienti di questi biscotti, cacao, caffè e spezie mentre la glassatura è fatta con lo zucchero e l’acqua di fiori d’arancio. Hanno ottenuto la De.Co. dal comune di Ventimiglia. - Sciumette
sono un dolce leggero, dal color bianco crema e a base di bianco d’uovo. In pratica, delle meringhe leggerissime, bollite nel latte e servite al cucchiaio. Le Sciumette (schiumette, in genovese) furono talmente apprezzate da essere diffuse tutto l’anno oltre a Carnevale, fin quando l’uso si perse a vantaggio di altri dolci più elaborati.
Le maschere della Liguria per Carnevale
Sono considerati i cugini liguri di pantalone, arlecchino e pulcinella e conservano i nomi della tradizione ligure. Ecco quali sono le maschere più famose entrate di diritto nelle tradizioni del Carnevale in Liguria:
- Cicciolin
il marinaio Cicciolin è la maschera tipica del Carnevale a Savona, l’unica riconosciuta nella lista nazionale. Di carattere chiuso e burbero ma anche generoso, è rappresentato con tre collane al collo: una verde, una marrone e una azzurra a simboleggiare le colline, la terra e il mare della Liguria. - Capitan Spaventa (o Capitan Fracassa)
è una figura della commedia dell’arte e rappresenta un altro uomo di mare, pieno di cultura ed eleganza. Capitan Spaventa è inoltre famoso per raccontare un sacco di storie fasulle sulle sue fantomatiche avventure. - Baciccia della Radiccia e il suo amico Barudda
due personaggi del teatro delle marionette: ubriaconi, mugugnoni e fannulloni, ma di buon cuore. Baciccia, diminutivo genovese di Giovanni Battista, è un po’ un simbolo dei genovesi e si riconosce per il suo cappello rosso e blu, giacca nera e papillon. - O Mego
ovvero, il medico. Inconfondibile con il suo grande clistere sotto il braccio pronto per essere somministrato: chi sarà il malcapitato?
Gli eventi più famosi del Carnevale ligure
La lista di tutte le feste e le sfilate che fanno parte delle tradizioni del Carnevale in Liguria sarebbe davvero infinita. Per renderla molto più corta, vi proponiamo solo quelle più famose della regione, da Ponente a Levante:
- Carnevale di Savona
il Carnevale di Savona è conosciuto per l’investitura del Re del Carnevale, la figura di Sua Maestà Cicciolin, maschera tipica della città, tra carri e colori, Insieme ad altre maschere tipiche, il Carnevale di Savona è fatto di sfilate e feste per tutto il periodo del Carnevale. - Corso Fiorito, il Carnevale di Sanremo
Lontani dai giorni di carnevale si tengono alcune manifestazioni che hanno con i riti carnevaleschi un legame molto forte. Nel mese di marzo, a Sanremo c’è il Corso Fiorito, con la sfilata dei Carri Fioriti e i gruppi folcloristici. Qualche mese dopo, a giugno, si tiene la Battaglia dei Fiori di Ventimiglia, una sfilata di carri fioriti che si chiude con il lancio dei fiori. - Carnevale di Moneglia
tra le feste di carnevale più famose e partecipate del Tigullio c’è quello di Moneglia, in provincia di Genova. Il Carnevale della zucca racconta leggende, vede sfilare maschere e fa divertire i bambini. Perchè si chiama Carnevale della Zucca? Tutto si rifà ad una disputa sorta in tempi ormai lontani tra due contadini ai quali, proprio sul confine tra i loro due poderi, era germogliata una pianta di zucca, destinata in breve a diventare oggetto di contesa. La lite durò e come andò a finire resta un mistero. Ma la fantasia popolare si è sbizzarrita dando vita a varie versioni popolari, diventate poi un’occasione per fare festa a Carnevale. - Carnevale dei Belli e dei Brutti a Suvero
nell’antico borgo di Suvero, in provincia della Spezia, c’è la tradizione del Carnevale dei belli e dei brutti. I partecipanti sono divisi in due gruppi: i brutti con maschere composte da corna e facce buffe da una parte, i belli con abiti luccicanti dall’altra. Tutti vanno di casa in casa chiedendo doni ai paesani. Inoltre il Carnevale di Suvero è caratterizzato dal suono di una grande conchiglia utilizzata come corno e dal frastuono dei campanacci.