Continua a rimanere alta l’attenzione nei confronti della peste suina e il lockdown imposto nei boschi tra il Piemonte e la Liguria sta costando caro a tantissime realtà .
Per questo Confagricoltura ha deciso di rivolgersi direttamente al presidente della Regione Liguria Giovanni Toti e al vice, Alessandro Piana, dando così seguito alle istanze dopo l’incontro con i ministri Speranza e Patuanelli.
“Abbiamo scritto – spiega il presidente ligure di Confagricoltura, Luca De Michelis – al Governatore Toti e al Vice Presidente ed Assessore all’Agricoltura Piana perché intervengano sul Governo nuovamente, nell’ottica di rendere operativi il prima possibile i  sostegni per la ‘filiera dell’outdoor’ gravemente danneggiata dalle chiusure a seguito dell’emergenza PSA“.
“Avevamo accolto con vivo piacere il fatto che il Governatore – precisa De Michelis – avesse con forza posto l’accento, nel suo incontro del 25 gennaio scorso con i Ministri Speranza e Patuanelli, sulla necessità di immediati strumenti di supporto a tutta la filiera dell’outdoor ‘colpita’ dalle chiusure a causa della PSA nei territori di 36 comuni liguri“.
Dal Governo ancora nulla di concreto su due misure di grande respiro e di immediata applicazione utili alle aziende che da quasi un mese e mezzo hanno visto le proprie attività ferme a causa del “lockdown turistico”.
“Abbiamo chiesto al Governo – prosegue la nota di Confagricoltura Liguria – per tramite del Governatore e del Vice Presidente, di attuare due misure immediate come il posticipo del pagamento delle scadenze fiscali, tributarie e previdenziali per tutte le aziende della filiera, per un anno, e la contemporanea moratoria dei mutui bancari contratti dalle imprese ‘danneggiate’ nell’immediato, senza ad oggi avere concreta attuazione di ciò“.
“Confagricoltura – prosegue De Michelis – ha recentemente presentato analoga proposta in sede di audizione sul ‘Sostegni Ter’ presso la V Commissione del Senato della Repubblica. Però i tempi di conversione di questo DL rischiano di essere lunghi, vanificando i benefici che, con l’attuazione di questa sospensione fiscale e dei mutui, si avrebbero per moltissime imprese coinvolte“.
La lettera di Confagricoltura Liguria è stata inviata anche a tutti i Senatori e Parlamentari liguri nella certezza che gli stessi si facciano parte attiva nel proporre queste linee di supporto sia nella richiamata conversione del “Sostegni Ter”, sia nella discussione del “mille proroghe”.
“Come Confagricoltura Liguria – prosegue De Michelis – abbiamo da subito sottolineato il nostro pieno appoggio alle misure, seppur dolorose, da mettersi in atto in Liguria e Piemonte per circoscrivere questo focolaio al fine di preservare la filiera suinicola che vale oltre 9 miliardi di euro. Ed abbiamo dato pieno appoggio in tal senso alle azioni messe in campo anche da parte di Regione Liguria“.
“Ma – prosegue Confagricoltura Liguria – non si può ‘nascondere’ che una chiusura della fruibilità di tutte le attività dell’outdoor nei 36 comuni liguri cagiona un danno enorme ad un comparto molto importante per una Regione a piena vocazione turistica“.
Lo stop forzato a trekking, passeggiate a cavallo, attività dei bikers, come degli escursionisti, in una realtà che, non va dimenticato, ha la sentieristica unica più grande di Italia, con l’Alta Via dei Monti Liguri, rappresenta il territorio più boscato d’Italia, e dunque più dedito ad attività a contatto con la natura, senza dimenticare i tanti Parchi Naturali, nazionali e non, rischia di avere gravi ripercussioni su aziende, agriturismo e ristorazione, locande ed attività già provate da due anni di Pandemia Covid – 19.
Nella speranza che le misure di contenimento possano durare lo stretto necessario e nella certezza che il Direttore dello Zooprofilattico, Ferrari, la cui nomina dal Ministero come commissario straordinario è, per Confagricoltura Liguria, giusta per coordinare le operazioni in atto e future; l’auspicio è che si attui immediatamente ogni forma di aiuto diretto ed indiretto per la filiera dell’outdoor.
Al Governo il compito di “rispondere”