Forse ve lo ricorderete per aver partecipato e vinto, alla sfida televisiva di 4 Hotel in Liguria con Bruno Barbieri. L’Hotel Villa Riviera, bellissima villa degli inizi del Novecento situata sulla collina di Santa Giulia nel comune di Lavagna, aveva allora sbaragliato la concorrenza posizionandosi al primo posto. A distanza di qualche anno il Villa Riviera Resort continua a far parlare di sé come il primo albergo a 5 stelle del Tigullio Orientale.
La proprietà di Villa Riviera Resort è di Matteo Campodonico, volto già noto all’interno dell’imprenditoria locale, fondatore di Wyscout, cofondatore di Wylab e recentemente proprietario delle storica lavanderia San Giorgio. Al suo fianco in questa avventura c’è Giovanna Frugone, direttrice del resort che conta oltre 40 dipendenti. Nell’ultimo anno il progetto di Villa Pagoda è cresciuto ulteriormente e oggi punta molto anche sulla cucina. Con ben due ristoranti: Aria, elegante e situato su una splendida terrazza che domina l’intero golfo e Terra, un’osteria dove scoprire i sapori più originali del territorio. Ai fornelli, pronto a tradurre esperienza e conoscenza in deliziosi piatti, da un anno c’è lo chef Matteo Armanino. Insieme a lui abbiamo conosciuto più da vicino la proposta gastronomica di Villa Riviera Resort.
Matteo, qual è l’offerta culinaria di Villa Riviera Resort?
“La proposta si divide tra Terra e Aria. Terra è un ristorante più tradizionale, tipico ligure, che propone soprattutto piatti della tradizione di mare e di terra. Cerchiamo qui di conservare la tradizione ligure senza dare troppo peso alla creatività e alla modernità. Al momento non è ancora presente, ma a fianco al ristorante troverà spazio anche un piccolo orto, che fornirà durante le stagioni le migliori materie prime a entrambi i ristoranti di Villa Riviera Resort. Modernità e creatività trovano invece spazio all’interno di Aria, un ristorante contemporaneo che segue un’idea di cucina più pensate, più sofisticata. Più personale in qualche modo. Qui il mio stile può trovare modo di esprimersi a 360 gradi”.
Ci hai appena fornito l’assist giusto: qual è il tuo stile?
“La mia cucina è legata al territorio, attenta alle materie prime, a un pescato che necessariamente deve essere del Mar Ligure. È attenta anche alla stagionalità, motivo per cui nei prossimi mesi proporremo tre tipologie di menu: primavera, estate e autunno. Soprattutto ad Aria cerco di proporre una cucina più ragionata, partendo da idee semplici e sviluppandole con creatività”.
Puoi darci qualche anticipazione accennandoci alcuni piatti?
“Posso citarvi ad esempio un bottone con ripieno di patata affumicata sul quale viene versato un Ciupin. Oppure posso raccontarvi del pescato con sopra un velo di seppia salsato con una salsa zimino accompagnato da una panissa fritta”.