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domenica, 10, Novembre, 2024
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50 sfumature di rosa

Rosè. Il vino più bistrattato della storia.
C’è chi pensa che sia frutto di una miscela tra vino bianco e vino rosso, chi reputa che sia un vino solo da “donne” – alla faccia della diversità ed inclusione – chi un “vinello” di bassa qualità.
Tutto sbagliato. Il vino rosato ha una dignità pari a tutti gli altri prodotti enologici e anzi può regalare interessanti sfumature che valorizzano i diversi vitigni di partenza.

Viene prodotto in vari modi, ma quello più usato prevede che gli acini delle uve a bacca rossa vengano pressati per ottenere il mosto mentre le bucce (o vinacce) vengono lasciate macerare a contatto con il mosto stesso per un tempo utile ad ottenere il risultato desiderato. Sono infatti le vinacce stesse che donano colore al vino grazie ai pigmenti in esse contenuti.

Insomma, un vino unico capace di soddisfare diversi palati, un vino fresco ma al tempo stesso intenso e di corpo, un vino eclettico in grado di accompagnare tanti, tantissimi piatti.

Cosa offre la Liguria? Vitigni come il rossese, l’ormeasco, il sangiovese si prestano molto bene alla produzione dei vini rosati. Ecco alcune proposte che speriamo possano far cambiare idea anche ai più scettici e perfette da godere d’estate.

Gorgonia – Azienda Agricola Giacomelli

Siamo a Castelnuovo Magra, provincia di Spezia. Qui Roberto Petacchi porta avanti l’azienda nata nel 1993 e che conserva il cognome del nonno materno che gli ha trasmesso l’interesse per la viticoltura. Gorgonia è frutto della vinificazione di uve Sangiovese, un nome che rimanda alla chioma ricciuta e rossa della figura mitologica greca Gòrgone, un colore che ricorda quello del corallo (rappresentato in etichetta e molto simile alla chioma prima descritta), al naso sentori di frutti rossi e melograno, in bocca fresco e sapido.

Rosè d’Amour – Azienda Agricola Possa

Non potevo non citare anche in quest’articolo un vino di Heydi Bonanini, non solo perché le sue vigne sono le più belle del mondo – ndr – ma anche perché il suo Rosè d’Amour ogni anno si posiziona sempre molto bene nella 50 Top Italy Rosè. Da uve Bonamico e Moscato Rosso è un vino profumato e gustoso, lievemente aromatico ma sempre fresco e salino.

Magia di Rosa Liguria di Levante Rosato IGP – Cà du Ferrà

L’azienda è bellissima, vigne che guardano il mare di Bonassola in uno splendido anfiteatro, una bella realtà guidata da Davide Zoppi che da qualche anno ha trasformato l’agriturismo fondato dai genitori in un interessante progetto agricolo volto alla valorizzazione della viticoltura locale attraverso recupero di suolo e paesaggio, ricerca scientifica e sostenibilità ambientale.
Il “Magia di Rosa” è un vino nato dall’uvaggio di Sangiovese, Vermentino Nero e Syrah. Un vino molto profumato che riporta al ricordo della rosa, dei lamponi, delle fragoline di bosco. Un vino che i produttori definiscono spensierato, un po’ francesce, “pieds dans l’eau”.

Sciac-trà Ormeasco di Pornassio DOC – Fontanacota

Non si può parlare di rosati liguri senza parlare di Sciac-trà. Da non confondere con lo Sciacchetrà delle Cinque Terre. Il nome significa “schiaccia e trai”, che è il principio della vinificazione del rosato: schiaccia e tira, pressa e svina. Nella tradizione questo vino veniva bevuto a Natale della vendemmia e le vinacce che si ottenevano erano usate per dare più struttura e corpo ad altri vini. L’uva con cui si ottiene è l’Ormeasco. Questa proposta di Fontanacota ha un intenso color corallo, al naso profumi intensi di ciliegia e di ribes, in bocca una buona intensità e un gusto tipicamente fruttato.

Sciakk – Ka*manciné

Vigne terrazzate e viti ad alberello di oltre 100 anni coltivati secondo la tradizione locale. Siamo nell’estremo Ponente ligure, nel comprensorio di Soldano sulle sponde del torrente Verbone. Qui Maurizio Anfosso con la moglie coltiva appena 3 ettari, principalmente di Rossese. L’azienda è Ka*Manciné.
Sciakk è il loro rosato. Si tratta di un vino intensissimo dal gusto morbido e avvolgente che non perde però di freschezza e di facile beva. Un’ottima espressione e valorizzazione dell’uva di questo territorio.

Elena Benacchio
Elena Benacchio
I miei colori preferiti? Giallo ambrato, rosso rubino e rosa chiaretto, ma sono di gusti difficili. Da buona genovese e sommelier spesso mi lamento quando il vino non è a temperatura. Il mio mantra? Non fidatevi di una persona che non ama il vino. Affascinata dalle esperienze dei produttori e dalla loro capacità di dare valore al territorio, amo andare alla ricerca di storie da raccontare e vini da assaggiare.

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