
La Distilleria Castagner ha creato il vero prodotto dell’anno, la grappa spray Alto Grado 71 per igienizzare bocca e gola. Ecco tutto quello che c’è da sapere sul prodotto dell’anno, con qualche piccola provocazione per i produttori locali.
Mondo nuovo, regole nuove: distanziamoci, proteggiamoci e sanifichiamoci. Anche l’atto della convivialità ha perso il sapore autentico del cavallo di battaglia della mediterraneità al bancone, ovvero il test al palato abbinato a un volemose bène sempre più crescente durante la serata. L’evoluzione contemporanea di questa piccola perla sociale ha visto sgretolarsi le sue prerogative cardine: condividere, sperimentare ed eventualmente espiare porgendosi la vicendevole spalla. Laddove tutto questo sembra sbiadire nel tramonto del ricordo, ecco lì arrivare il genio o meglio, il Veneto. Più precisamente a Vazzola, sorridente comune alle porte di Treviso dove il team di ricerca della Distilleria Castagner ha lavorato intensamente per rendere meno spiacevole la limatura delle vecchie e sane abitudini, in favore di una mossa (azzardata quanto vincente) di duro e puro product placement nella narrativa generale di questo 2020. Perchè poi uno si immagina questo gruppo di scienziati in perfetto stile umpalumpa del distillato che entrano nella blindatissima “Area in-questo-caso 71” con i prototipi di grappa spray, fino a trovare IL prodotto finale: l’igienizzante bocca-gola. La genialità sta nelle piccole cose e fonda le sue radici nella storia, evolvendosi sul talento. Igienizzare, igienizza grazie al pratico erogatore spray; è piacevole al palato l’esperienza in sè così come l’agevolarsi della socializzazione in itere e il rafforzamento dello spirito aprendo i chakra dal primo all’ultimo in ordine di apparizione. D’inverno, scalda pure. Come dire…Un 10 e lode in ogni campo. Pare, dunque, che la pregiata produzione della Castagner sia, appunto, una perfetta soluzione per rendere il cavo orale non soltanto correttamente sanificato bensì terreno impraticabile per il virus. Nulla fu così innovativo, risolutore e scalda cuore dai tempi dell’entrata sul mercato dello shampoo & balsamo. Se, poi, il sigillo sul mercato lo mette la Castagner (per intenderci, quella di Acquavite spa e del premio nazionale Fuoriclasse, nda) è come andare direttamente a parlare di brufoli con Edwar Jenner, per rimanere in tema sanitario. Ma torniamo al prodotto, la vera genialata: perchè se lo stolto guarda il packagin, il sommelier guarda la botte. Quindi, si tende a precisare che la produzione sia di per sè differente, ovvero, tradotto in termini semplici: si tratta proprio di un nuovo prodotto. Una grappa che fa 85 gradi in distillazione è una bomba, in ogni senso, ragionevolmente derivata ai 71 del flacone spray. Ma, come tutte le cose buone, ha delle controindicazioni che si possono leggere come semplici avvertenze: l’alcol in esame non è un medicinale per cui la somministrazione diretta deve essere regolata con parametri quali rispetto della normativa vigente in merito ad alcol e minori e del buon senso insomma. Circa 50 erogazioni dirette corrispondo alla quantità normalmente assunta come digestivo, ovvero il bicchierino a fine pasto e una spruzzata direttamente in bocca ha una efficacia “protettiva” di circa mezz’ora. Il flacone in vendita (5 cl) garantisce 135 erogazioni massimo. Giusto per farsi due conti sul rapporto prevenzione-performance. Le ottime intenzioni, infine, sono il fulcro della messa sul mercato di un prodotto che, a ragion veduta, merita ogni tipo di menzione e onorificenza in questo anno disastrato: rifornire l’umanità di un presidio utile al sano mantenimento del cavo orale, così come della gola ma anche delle labbra più in generale. Non si sa mai ci si innamorasse sulla via del bancone di Damasco di Treviso. Voce del verbo: fare bene in ogni senso. E ora passiamo a verificare tutti quei favolosi prodotti locali che, con senno di prima, potrebbero essere degli ottimi accompagnatori di marketing alternativo in epoca pandemica: dalla lavanda del profondo Ponente come base profumata e rilassante di un papabile igienizzante 100% ligure, a una purificante malva selvatica nicaeensis che rende la nostra regione (insieme al Friuli Venezia Giulia) l’unica adatta alla sua spontanea crescita, all’antisettico per eccellenza, l’alloro… Per non parlare delle sempre più presenti piante cespugliose dalle risorse beverine come il ginepro e il mirto, arrivando, poi, al sempiterno olio d’oliva in gastronomia e cosmesi. Infine, menzione d’onore a un prodotto che già lunga la sa ma che, nella continua evoluzione di marketing del “cosa dobbiamo aspettarci da questo 2020”, può fare ancora meglio è il pesto alla genovese che ha come vangelo secondo Rossi 1947 quella sacrosanta quantità di aglio che permette di ergersi a paladino della sanificazione orale ante Covid19. E se un troppo azzardato disinfettante al pesto, a quando un pesto disinfettante?