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mercoledì, 6, Novembre, 2024
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Hotel Albatros a Varigotti: forza e passione oltre la pandemia. L’intervista

“Mai fermarsi”. Lo ripete più volte Michela Rosselli, direttrice dell’Hotel Albatros a Varigotti, come fosse un mantra. È lei a raccontarci la storia dell’hotel, di come è nato e di come durante la pandemia abbia avuto il coraggio di resistere e migliorarsi, grazie ad uno staff attento e appassionato al proprio lavoro. Parlare con Michela è un po’ come entrare con la mente all’interno del suo hotel: una struttura proprio di fronte al mare di Varigotti, dove sentirsi a casa propria, coccolati da un’attenzione in più. Oggi l’Hotel Albatros a Varigotti, dopo un anno difficile ritrova il sorriso, suo e dei suoi clienti. Ce lo racconta lei stessa.

“È stata una ristrutturazione conservativa di  quella che un tempo era un’antica casa saracena sul mare. Ho voluto mantenere intatti i materiali liguri della struttura, integrandoli con aspetti più moderni come oggetti di design e di arte contemporanea”

L’avventura dell’Hotel Albatros a Varigotti è nata nel 2004, anno in cui ho acquistato l’immobile. Inizialmente il progetto non era quello di trasformarlo in struttura ricettiva. In un modo o nell’altro, però, le vicissitudini della vita mi hanno portato alla decisione di farlo diventare un hotel, anche grazie alla posizione di cui gode. Nel 2005 sono iniziate le ristrutturazioni, un’operazione importante e che ha richiesto molto tempo, tanto che alcune migliorie continuano ancora oggi. È stata di fatto una ristrutturazione conservativa: non tutti lo sanno, ma quello che oggi è l’Hotel Albatros un tempo era un’antica casa saracena sul mare, con tutti i suoi pregi e difetti. Ho voluto mantenere intatti i materiali liguri della struttura, integrandoli con aspetti più moderni come oggetti di design e di arte contemporanea (non per niente siamo un boutique hotel). Sulle terrazze delle camere, oltre a godere del meraviglioso panorama offerto dal mare di Varigotti, si può ammirare una grande e importante collezione di specie rare di piante grasse. L’albergo dispone di diciannove camere, di cui cinque deluxe, ognuna con terrazza sul mare. Oggi continuiamo ad investire nell’albergo: il progetto, da qui ai prossimi due anni, è quello di aggiungere all’hotel quattro suite importanti. Negli anni abbiamo sempre voluto curare ogni dettaglio, ogni elemento all’interno dell’hotel ha un suo perché“.

Colazione all’Hotel Albatros, tra mare e piante grasse

Tanto lavoro e passione dunque, due elementi imprescindibili che negli anni hanno ripagato regalando soddisfazioni a Michela e il suo staff: “Negli anni abbiamo visto tante storie e altrettanti sorrisi passare per il nostro hotel, quelli dei clienti che hanno scelto Varigotti come meta per le loro vacanze al mare all’insegna della tranquillità. Nell’ultimo anno abbiamo accolto clienti prettamente italiani, per ovvi motivi legati al Covid. Clienti esigenti, abituati a viaggiare molto ma che siamo riusciti sempre a soddisfare. Al momento, per fortuna, siamo tornati a lavorare a pieno regime, anche se penso che dovrà passare ancora del tempo prima di rivedere qualche cliente straniero. Questo è forse l’aspetto più preoccupante nell’ottica di un prolungamento della stagione turistica ad ottobre/novembre 2021. Al momento però siamo tornati a lavorare a pieno regime e questo ci fa ben sperare per il futuro“.

Le camere dell’Hotel Albatros

All’interno dell’Hotel Albatros si respira tanta eccellenza ligure, non solo nell’arredamento: “Pur non avendo un nostro ristorante all’interno dell’hotel, proponiamo aperitivi molto particolari e legati alla tradizione ligure: dal pesto servito in un piccolo mortaio ai formaggi locali, dal Chinotto a mieli prodotti da una piccola azienda locale. Lo facciamo per proporre ai clienti un assaggio delle ricchezze gastronomiche della Liguria, ma anche per aiutare i piccoli produttori liguri“.

Quella dell’Hotel Albatros è la storia di un gruppo che, nonostante il lockdown, ha avuto il coraggio di resistere, di muoversi pur restando fermo nell’attesa di tempi migliori, che oggi sembrano finalmente arrivati: “Abbiamo impegnato il tempo libero dell’inverno occupandoci di alcune ristrutturazioni e migliorando ulteriormente l’hotel. In realtà quindi non ci siamo mai fermati, abbiamo pensato che fosse più utile prepararci e farci trovare ancora più qualificati e pronti ad accogliere i turisti nel periodo estivo. A darci la forza, durante il periodo buio dell’inverno, sono stati i nostri clienti più affezionati: eravamo sicuri che sarebbero tornati, perché nel nostro hotel oggi si sentono come a casa loro. Io sono fatta così, devo conoscere ogni singolo cliente, anche quello di una notte. Abbiamo la fortuna e il privilegio come albergatori di incontrare ogni giorno storie e persone diverse, di offrire loro non solo un servizio, ma anche emozioni“.

Un po’ di relax sulle terrazze dell’hotel

Ora è il momento, per Michela e il suo staff, di guardare all’estate 2021 e oltre per progettare il futuro: “Oltre a essere la direttrice dell’Hotel Albatros sono anche Presidente dell’Associazione Federalberghi delegazione territoriale di Finale Ligure e presente nel Consiglio Federalberghi Liguria, molto spesso ci troviamo con i colleghi a confrontarci sulle problematiche esistenti. Per quanto mi riguarda, invoglio sempre tutti a non fermarsi mai ed essere propositivi. Purtroppo ancora oggi è difficile pensare a una programmazione definitiva dei prossimi mesi, ma senza dubbio il nostro obiettivo è quello di accogliere i turisti anche fino a novembre nell’ambito della stagione estiva“.

La sala dell’Hotel Albatros

Per farlo, l’Hotel Albatros ha provveduto a rendere i suoi spazi sicuri e a prova di Covid, ma alla sua maniera: “Invece di utilizzare la classica e noiosa segnaletica bianca e rossa per delimitare gli spazi e mantenere le distanze all’interno dell’hotel – spiega Michela Rosselli – ho voluto progettare una segnaletica a tema marino, formata da pesci e onde del mare. Questo per rendere gli spazi più accoglienti, facendo rispettare ugualmente le regole dettate dal Covid in un’atmosfera più rilassata. Sono piccoli dettagli e può sembrare poco, ma accogliere vuol dire anche questo“.

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