Un pesto fatto con le foglie di basilico “più grandi del mondo”, gli anacardi e una tale dose di aglio da far fare “rutti che si sentono fino in via Prè”. Sono alcuni dei passaggi della parodia del tormentone estivo di Mille, cantata in salsa genovese dai TheTestimoni.
Mentre impazza la canzone firmata da Fedez, Achille Lauro e Orietta Berti, scelta persino dal colosso americano della Coca-Cola per la sua pubblicità in Italia, la versione genovese di Ilaria Scattina, Emilio Pastorino e Stefano Ulivieri fa impazzire il web e i puristi della vera ricetta del Pesto alla Genovese.
La scena è ambientata lontano da Genova, patria del pesto, nella casa dove un genovese vive con una “furesta” che lo tormenta con una rielaborazione da denuncia dell’insuperabile condimento ligure.
Gli immancabili pinoli sono sostituiti dagli anacardi, le foglie di basilico, tradizionalmente scelte tra quelle più giovani e ricche di profumo, sono invece “le più grandi del mondo” e l’aglio, acquistato in zona Piola, è presente con una tale concentrazione da provocare forti disturbi intestinali e rumori gastrici che dalla Lombardia arrivano sino in via Prè, cuore del centro storico genovese.
Il brano, scritto, musicato e cantato dai TheTestimoni di Genova, spopola su YouTube – specie lungo la striscia di terra che va da Ventimiglia a La Spezia e tra le tante versioni parodia di “Mille” è certamente quella più originale.
A condire il video e la canzone anche le immancabili “slerfe di focaccia” e le infernali code sull’autostrada A7 Genova – Milano, che i lombardi conoscono come la “Serravalle”.