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mercoledì, 6, Novembre, 2024
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Coldiretti Liguria: “Export cibo italiano aumentato del 13%”

L’alimentare Made in Italy piace, e piace sempre di più. Il 2021, infatti, fa registrare un record storico per le esportazioni di cibo con un balzo del 13% e l’obiettivo fissato alla cifra storica di 50 miliardi di euro, mai registrata in Italia. Questa è la proiezione di Coldiretti sulla base dei dati Istat relativi al commercio estero nei primi sette mesi del 2021 diffuse in occasione del G20 a Firenze.

Tra i principali clienti del Made in Italy a tavola ci sono gli Stati Uniti che si collocano al secondo posto con un incremento del 3% a luglio. Positivo l’andamento anche in Germania che si classifica al primo posto tra i Paesi importatori di Italian food con un incremento del 6%, poco inferiore alla Francia (+8%) che si colloca al terzo posto mentre al quarto è la Gran Bretagna dove si registrano i primi segnali positivi di ripresa dopo la Brexit, con una crescita del 4%.

Dati incoraggianti commentati anche dal Presidente di Coldiretti Liguria Gianluca Boeri e dal Delegato Confederale Bruno Rivarossa: “Un risultato ottenuto nonostante le difficoltà degli scambi commerciali e il lockdown della ristorazione che ha pesantemente colpito la cucina italiana, ma anche favorito il ritorno in tutti i continenti alla preparazione casalinga dei pasti con il boom delle ricette Made in Italy. Quella agroalimentare è una realtà allargata dai campi agli scaffali supportata con impegno e resilienza dagli imprenditori agricoli e ittici dei nostri territori.

Certo a preoccupare sono le importazioni di pesce e carne straniera di cui non si conosce l’origine e, spesso, vengono spacciati per prodotti italiani. La riapertura e il nuovo impulso al turismo che, in una regione come la nostra, rappresenta una risorsa fondamentale, stanno dando segnali positivi. l’Italia può ripartire dai punti di forza con l’agroalimentare che ha dimostrato resilienza di fronte alla crisi e può svolgere un ruolo di traino per l’intera economia. Serve, però, agire sui ritardi strutturali del Paese e sbloccare tutte le infrastrutture che migliorerebbero i collegamenti. Il Recovery Plan rappresenta dunque una occasione unica da non perdere per superare i ritardi accumulati e aumentare la competitività delle imprese sui mercati interno ed estero“.

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