Arriva sul mercato Piero, il dry gin dal gusto unico e dall’ingrediente…segreto!
Cosa succede quando un commesso viaggiatore, figlio di immigrati molisani in Argentina inciampa, per caso e a suo tempo, nella presentazione dell’ormai famosissimo Gin Mare tra i bar di Madrid? Presentata così sembra l’intro di una sceneggiatura ben riuscita, in realtà Mr (Gian)Piero è un ragazzo innamorato del viaggio e della scoperta, radicato e giustamente fierissimo delle sue origini “mescolate” al punto giusto da creare ottime idee. Così, succede che una decina di anni orsono incontra, appunto, il gin e, da lì, comincia a prendere forma la brillante idea che lo porta, oggi, a essere una delle promesse del distillato 100% made in Italy. Quando si dice “prendere forma” nel vero senso della parola: nasce da esperimenti e spunti Piero, il dry gin con la sua faccia stampata in etichetta. Ottimo il gin e ottimo il packagin. Ma per creare dal nulla un prodotto in un mare di esperti e concorrenti così di moda come quello della distilleria ci vuole un trucco, un qualcosa che ti renda unico e inimitabile: parte così alla ricerca di una distilleria che metta insieme le sue idee e le trasformi in gusto. Dopo diverse porte chiuse, approda in Abruzzo dove, matti come solo gli adorabili locali sanno essere, si lanciano nell’impresa del secolo: rendere perfetto un prodotto che è già sulla cresta dell’onda solo per essere se stesso, il gin. INvece, giocano e rilanciano, inserendo una botanica sorniona e particolare a 6 elementi, con sentori piccanti e fruttati come il cardamomo e lo zenzero che, da lontano, vengono immediatamente riportati al profumo mediterraneo della maggiorana, persistente e unica nel suo genere, a braccetto con l’arancio. Aria e sapore di casa. Resta un ma…l’ingrediente segreto: recensito dai migliori blog di settore, indovinato da pochissimi (il diritto di cronaca ci impone la gloria e il segreto eterni, NOI LO ABBIAMO INDOVINATO!) l’ingrediente segreto rende questo gioco di ricordi gustativi equilibrato e preciso al punto di diventare irresistibile anche per chi, di norma, schiva il gin in generale. Lo arrotonda e lo perfeziona, diventa quel puntino sulle i che mette le cose in chiaro con le proprie papille gustative: il piero dry gin, con la gradazione fissata a 42, è un ottimo prodotto pronto a diventare l’orgoglio dei distillati nazionali. Non tarda, infatti, ad arrivare il riconoscimento che mette il sigillo sulla famosa buona idea primaria: inviato un campione quasi per scherzo, si scopre che il Piero dry gin non soltanto piace ma addirittura vince la medaglia d’argento della Wine & Spirit Competition di Londra; una di quelle situazioni da pollice alto o verso che fanno dell’amabilità al palato l’unica certezza, autenticando, se possibile di più, la veridicità del prodotto in sè essendo i campioni del tutto anonimi e la giuria composta dai migliori esperti europei del settore. Insomma, fosse stata necessaria la pacca sulla spalla per incoraggiare Piero che ci mette la faccia, questa sarebbe da parificare a un biglietto sola andata per il giro del mondo in prima classe. E, per uno che de viaggio ha fatto la sua ragione di vita, è la vittoria della Coppa del Mondo, il golden goal che lo rende di diritto una realtà e non più una promessa. Ne sentiremo parlare per tanto, molto ancora perchè, se viaggiare fa venire ottime idee, cosa dobbiamo ancora aspettarci da Mr Piero?