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domenica, 1, Dicembre, 2024
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Politica Agricola Comune, risorse verso il Green Deal: la richiesta a Patuanelli e Cingolani

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Si stanno ancora svolgendo a Bruxelles le trattative tra istituzioni europee (Commissione, Consiglio e Parlamento) sul testo finale dei regolamenti della Politica Agricola Comune.

Una “lotta” per portare la PAC verso un sistema di maggiore sostenibilità e verso una politica di Green Deal.

Ma il dibattito, come sottolineato da Legambiente, non sembra dei migliori.

Lo scorso ottobre, infatti, Parlamento e Consiglio hanno votato a maggioranza una proposta che punta a mantenere una PAC insostenibile, incentivando le concentrazioni fondiarie indirizzando gli aiuti alle aziende di maggiori dimensioni per ettari e capi allevati, sussidiandovi monocolture e allevamento intensivo e mantenendo lo svantaggio per le aziende che operano nelle aree interne e montane.

L’Italia è tra i Paesi con i più forti squilibri nella distribuzione degli aiuti PAC, di cui l’80% va al 20% delle aziende.

Tanti cittadini europei hanno espresso la volontà di portare agricoltura verso nuovi sistemi di distribuzione con una forte attenzione all’inquinamento e alla salvaguardia dell’ambiente, elemento che sembra non sia stato preso in considerazione dalle istituzioni europarlamentari.

L’istanza aveva trovato il sostegno della Commissione a guida Von Der Leyen, con l’ambizione di allenare l’agricoltura alla traiettoria del Green Deal ma nella proposta di regolamento votata non c’è traccia di strategie europee in campo Green: manca il dimezzamento dell’uso di pesticidi in campo e di antibiotici nell’allevamento, la riduzione dei fertilizzanti e la crescita dei presidi per la sostenibilità dello spazio rurale, costituiti dalle aree naturali e dalle aziende e distretti ce coltivano con metodo biologico.

Da più parti in Europa si chiede la riorganizzazione della PAC. Per l’Italia questo lo sta facendo la Coalizione Cambiamo Agricoltura, formata da decine di associazioni ambientaliste e di produttori biologici che ieri ha partecipato all’assemblea “Un’altra PAC è possibile”, promossa dai parlamentari italiani ed europei del gruppo dei Verdi che chiedono una Politica  Agricola Comune capace di intraprendere la transizione agroecologica.

I rappresentanti di Cambiamo Agricoltura dichiarano: “Vogliamo far giungere a Bruxelles, dopo il voto bulgaro della rappresentanza parlamentare italiana, la voce di tante organizzazioni di cittadini e agricoltori che invece sono insoddisfatte di un’Europa fortezza di privilegi per pochi: allentare i cordoni con le lobby agroindustriali è la mossa decisiva per fare dell’agricoltura una protagonista del Green Deal. Vogliamo farci sentire anche dalle istituzioni italiane, a partire dal Ministero dell’agricoltura con cui attendiamo un incontro, e da quello della Transizione Ecologica da cui ci aspettiamo un ruolo attivo, sia nella revisione del PNRR e del suo capitolo ‘agricoltura’ sia, soprattutto, nella redazione del Piano Strategico Nazionale, che dovrà amministrare risorse europee per oltre 40 miliardi di euro da spendere entro il 2027, da trasformare in incentivi per avviare la transizione agroecologica, rafforzare il ruolo di agricoltura e allevamento nelle aree interne del Paese, trasformare l’Italia nella patria del cibo giusto, sano e sostenibile”.

 

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