Ripartenza amara per i bar della Liguria senza dehor, costretti a continuare il servizio d’asporto senza poter accogliere i clienti all’interno.
Un bilancio tracciato da Alessandro Simone, vicepresidente Fiepet Confesercenti Genova, che fa il punto dei primi dieci giorni in zona gialla.
“Lo avevamo previsto già quando è stato presentato il decreto che, sulla carta, avrebbe dovuto autorizzare le riaperture – afferma Simone – oggi ne abbiamo la certezza: le attuali limitazioni rendono praticamente impossibile il lavoro della maggior parte dei bar”.
Ancora: “Per i più fortunati, pochi, chi incassi maturati dal 26 aprile sono praticamente gli stessi della zona arancione, mentre i più penalizzati sono i bar tradizionali, quello dello spuntino veloce al banco. Non si può, in un sistema economico basato sulla concorrenza, imporre limitazioni in base alle strutture degli operatori. Si sta creando una disparità inaccettabile tra chi ha spazi esterni e chi non li ha, riceviamo ogni giorno decine di telefonante da parte di associati che, dalla finestra del proprio esercizio chiuso, guardano il vicino lavorare, mentre loro sono nella stessa situazione dal 20 ottobre”.
Simone conclude: “Chiediamo un intervento urgente alle istituzioni, facciamo un appello al buon senso, per una categoria che ha già pagato a caro prezzo questa pandemia”.
