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venerdรฌ, 24, Gennaio, 2025
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Reati agroalimentari, un appello congiunto per chiedere l’approvazione del disegno di legge

Un appello congiunto per chiedere l’approvazione del disegno di legge di riforma dei reati agroalimentari รจ stato firmato da Legambiente, Coldiretti, Libera, Gruppo Abele, Cibo Diritto, Federbio, Flai Cgil, Terra! e Tempi Moderni.

Un appello per chiedere la ripresa dell’iter del decreto, attualmente fermo alla camera, dopo l’approvazione da parte della Commissione Giustizia, e in attesa che venga discusso in aula.

“Il sistema agroalimentare – spiegano i firmatari dell’appello – e la sicurezza della Penisola non possono permettersi il lusso di altri anni di attesa per una tutela penale seria ed efficace e adeguata a fronteggiare la massa multiforme e pervasiva di illeciti. Negli ultimi sessant’anni, e ancor piรน negli ultimi novanta, in materia di alimentazione sono mutate le forme di aggressione al nostro cibo costituite soprattutto da sofisticazioni, adulterazioni, contraffazioni, speculazioni, frodi su scala seriale, organizzata, spesso a livello transnazionale”.

Il testo del disegno di legge รจ stato elaborato secondo le linee guida tracciate dal “progetto Caselli”, risalente al 2015.

Dopo una lunga serie di tentativi a vuoto e dopo tanto tempo perso, nel marzo 2020 quel progetto รจ stato posto a base di un apposito disegno di legge presentato dagli allora ministri della Giustizia Alfonso Bonafede e dell’Agricoltura, Teresa Bellanova.

Le associazioni nell’appello scrivono: “Difendere il proprio cibo รจ un elementare diritto-dovere di qualunque comunitร  che tenda alla propria autoconservazione. Questo principio vale anche per l’Italia del terzo millennio, nella quale, in realtร , piรน che il cibo in sรฉ vanno difese la sua genuinitร  e la sua salubritร . Per questo chiediamo un’accelerazione nell’approvare questo Del di riforma dei reati agroalimentari per mettere il diritto penale a guardia dei beni giuridici essenziali di una societร , per tutelare gli imprenditori onesti dalla concorrenza sleale dei grassatori ย organizzati dell’agroalimentare, per affermare il diritto di ognuno di mangiare cibo genuino e salubre, per garantire la tutela della salute, fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettivitร ”.

ย Le associazioni firmatarie ricordano che in Italia il sistema di tutela penale dell’alimentazione รจ fondato essenzialmente sul Codice penale e su una legge speciale, la n. 283: il primo risale al 1930, la legge n. 283 รจ del 1962.

Occorrerร  oraย mettere in campo una riforma del sistema normativo che calibri la risposta sanzionatoria sulla natura e l’entitร  dell’offesa al bene alimentazione, dello specifico fenomeno criminoso da contrastare; che anticipi quanto piรน possibile la soglia della punibilitร  dei vari comportamenti illeciti fino alla fase del mero rischio, ma che contemporaneamente preveda misure premiali, di varia natura, per tutti coloro che dovessero aver infranto la legge in modo non abituale e non grave e che poi adottassero specifici comportamenti, prescritti dalle Pubbliche Autoritร , mirati ad eliminare il pericolo o a ridurre il danno cagionati; ย che parta dal presupposto oggettivo che la gran parte dei reati piรน gravi e sistematici matura in contesti d’impresa e che, di conseguenza, preveda specifiche forme di responsabilitร  dell’azienda in quanto tale, non solo dei suoi esponenti; subordinando, perรฒ, la punibilitร  dell’ente alla sua mancata adozione ed efficace attuazione di un modello di organizzazione, gestione e controllo della sua attivitร  produttiva.

Firmatari appello:

ย 

–ย ย ย ย ย ย ย  Stefano Ciafani, presidente nazionale di Legambiente

–ย ย ย ย ย ย ย  Ettore Prandini, presidente Coldiretti

–ย ย ย ย ย ย ย  Luigi Ciotti, presidente di Libera e del Gruppo Abele

–ย ย ย ย ย ย ย  Stefano Palmisano: Avvocato โ€“ Cibo Diritto

–ย ย ย ย ย ย ย  Maria Grazia Mammuccini, presidente Federbio

–ย ย ย ย ย ย ย  Giovanni Mininni, segretario generale Flai Cgil

–ย ย ย ย ย ย ย  Fabio Ciconte, presidente Terra!

–ย ย ย ย ย ย ย  Marco Omizzolo, presidente di Tempi Moderni

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