Qual è la vera sfida per un piatto della tradizione? Mettere d’accordo centinaia di critici gastronomici? Finire sulle riviste più prestigiose? Niente affatto. La vera sfida, per un’eccellenza gastronomica, è quello di fare breccia nel cuore dei più piccoli. Sono loro infatti le persone più difficili da accontentare, “culinariamente” parlando. Fateci caso? Quanti piatti, cucinati per i vostri bambini, vengono respinti al mittente? I gusti dei più piccoli non sono facili. E quindi… qual è il piatto più amato dagli under 12? Se state pensando al pomodoro ci dispiace, siete fuori strada: il piatto preferito dgli under 12, a sorpresa, è il pesto!
La pasta al pomodoro si accontenta di un secondo posto dietro al pesto alla genovese, ad oggi l’amore dei più piccoli. A decretare il piatto vincitore è una ricerca condotta da Italo Farnetani, professore ordinario di pediatria della Libera Università Ludes di Malta, su un campione di ragazzi di questa fascia d’età. Una passione per il pesto da parte degli under 12 è da assecondare secondo l’esperto, che promuove la scelta culinaria dei giovanissimi palati italiani. Secondo Farnetani:
“Il pesto utilizzato per una porzione media contiene circa 25 grammi di formaggio e questo può contribuire a garantire ai piccoli un apporto importante e costante di calcio. Un elemento non sempre garantito, anche alla luce del fatto che nei primi 18 anni di vita si formano le ossa dei nostri ragazzi”.
E dopo il pesto e il pomodoro? L’esperto ha una risposta anche per questo: “Nell’ambito della stessa ricerca ho notato che i bambini hanno una grande preferenza per cozze e vongole”. I genitori possono senza dubbio assecondare questa predilezione, magari chiamandole tutte conchiglie, in modo da legare la tavola con un forte richiamo al mare”.
Dopo aver conquistato Amazon, colosso dell’eCommerce, ecco che la Liguria e il suo pesto mettono in bacheca un altro importante riconoscimento. Non assegnato da Carlo Cracco o chissà quale altro luminare della cucina, bensì dai bambini italiani. E se è vero che saranno loro il nostro futuro, allora la Liguria può decisamente sorridere.