È partito a maggio 2021 il progetto Olig+, finanziato da Regione Liguria e incentrato sull’Olio Dop Riviera Ligure. L’obiettivo? Migliorare, nella qualità e quantità, la produzione olivicola ligure in contesti di agricoltura integrata e biologica. Un intento da inseguire attraverso strategie di difesa fitosanitaria innovative, in particolare contro Bactrocera oleae, la mosca dell’olivo, la più temibile tra le tante avversità della coltura.
Con la revoca dei formulati insetticidi a base di dimetoato – il prodotto fitosanitario che può contrastare questo animale – occorre infatti ripensare alle strategie di intervento per garantire un prodotto sempre sicuro, dal punto di vista alimentare, ma anche attente alla qualità finale del prodotto.
Il progetto “Olig+” non serve solo a contenere la mosca delle olive: l’obiettivo è anche quello di lavorare sulle alterazioni recenti comparse in oliveto – dovute anche ai cambiamenti climatici in atto – che sono causa di cascola (precoce e/o tardiva) e di cambiamenti più o meno importanti sulla qualità finale dei frutti, contribuendo a migliorare anche le tecniche di raccolta e di lavorazione in frantoio, a vantaggio della qualità per il consumatore.
Il progetto Olig+, finanziato dalla Regione Liguria con la Misura 16.01 “Aiuti per la costituzione e l’operatività dei gruppi operativi dei Pei (Partenariati Europei per l’Innovazione) del Psr”, raggruppa, coordinati dal capofila CeRSAA (Azienda Speciale della Camera di Commercio Riviere di Liguria), il Consorzio Tutela Olio Dop Riviera Ligure, la Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, la Cooperativa Olivicoltori Sestresi e la Società Cooperativa Agricola Le Riunite.
“Il forte impegno del Consorzio Tutela Olio Dop Riviera Ligure – commenta Carlo Siffredi, presidente del Consorzio – è mettere a disposizione personale e mezzi, come l’oliveto sperimentale del Consorzio, per il monitoraggio della mosca dell’olivo e la misurazione dei risultati dei mezzi di difesa alla mosca attuati al fine al fine di divulgare più possibile queste conoscenze a tutti gli olivicoltori, autentici destinatari del progetto”.
“Le azioni previste da questo progetto – precisa Alessandro Piana, vicepresidente della Regione Liguria e assessore con delega all’Agricoltura – arrivano in un momento strategicamente importante per il settore olivicolo, che deve disporre di strumenti adeguati per rispondere alle esigenze produttive degli operatori e alla sicurezza alimentare dei consumatori, nel rispetto dell’ambiente“.