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lunedì, 17, Marzo, 2025
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Sparkling Liguria: le bollicine da stappare a Capodanno

Se a Natale con l’abbinamento del vino al pandolce siamo riusciti a fare bella figura, questa settimana è il momento di pensare cosa stappare a Capodanno. Quale scelta migliore per stupire amici e parenti? Una bolla Ligure ovviamente.

Terra che storicamente non è vocata alla spumantizzazione, la nostra regione da qualche anno invece offre una vasta scelta di spumanti Metodo Classico grazie a produttori intraprendenti che utilizzano vitigni e affinamenti molto particolari. Da Ponente a Levante ecco una rassegna di etichette interessanti.

A voi la scelta!

VisAmoris – Metodo Classico Brut e Zero Pas Dosè

Siamo a Imperia, a pochi chilometri dal mare. Dal 2004 la famiglia Tozzi, che ha iniziato con un piccolo vigneto di mille piante, decide di intraprendere un percorso affascinante: impiantare solo uva pigato – seguendo una viticultura biologica – e declinarlo in nove insolite versioni di vino tra cui due di Metodo Classico.

Il Metodo Classico Brut fermenta in acciaio e matura sui lieviti per minimo 36 mesi. Un vino fine dai profumi freschi e dalla piacevole sapidità in bocca. Ottimo per iniziare la serata di festeggiamenti e il primo brindisi. Più di 60 mesi in cui i lieviti rimangono a contatto con il vino. Queste le caratteristiche dello Zero Pas Dose. Bollicine sottili per un vino importante, di struttura e molto interessante che può accompagnare tutta la cena.

Per info: www.visamoris.it

Deperi – Metodo Classico Pas Dosè

Paolo Deperi oggi conduce l’azienda di famiglia, una realtà che sta emergendo sempre di più. Siamo a Ranzo, nell’entroterra di Imperia dove la viticultura è quasi eroica e le varie altitudini ed esposizioni regalano uve con caratteristiche differenti.
Qui si coltivano Ormeasco, Vermentino e ovviamente Pigato, uva utilizzata per il Metodo Classico che affina sui lieviti 30 mesi nelle prigioni del Castello dei Marchesi di Clavesana, un ambiente perfetto per la conservazione del vino grazie alla temperatura e all’umidità costante, oltre all’assenza di luce e rumore. Dosaggio zero, in bocca presenta una acidità marcata che lo rende perfetto se avete in programma una bella frittura.

Per info: www.deperi.eu

La Vecchia Cantina – U Bertu

Ci spostiamo a Salea. Piccola frazione del comune di Albenga, nel cuore della vinificazione del Pigato. Anche questa è una storia di famiglia, quella di Paola Calleri che ha portato avanti il progetto e sogno del padre Umberto di produrre un Metodo Classico.
U Bertu” è proprio dedicato a lui, uno spumante Millesimato e non dosato che rimane a contatto con i lieviti per almeno 24 mesi. Una bolla di altissima qualità, elegante, fresca e minerale. Un’ottima scommessa vinta, di buon auspicio se la abbiniamo a cotechino e lenticchie!

Per info: lavecchiacantinacalleri.it

 

Durin – Bàsura Obscura e Bàsura Riunda

Restiamo sempre nell’ambito del Pigato e nella provincia di Savona. L’azienda Durin ha origini lontane, a fine Ottocento, grazie a Isidoro Basso che decide di coltivare un primo appezzamento di terra in Valle Arroscia. Oggi il nipote Antonio e la moglie Laura portano avanti la tradizione di questa realtà che è tra le più note nel panorama ligure. Sono stati proprio loro, già 15 anni fa, a produrre la prima bollicina.

La particolarità del Bàsura Obscura e del Riunda è che la maturazione di questi vini avviene all’interno delle grotte di Toirano, più precisamente nella Grotta della Bàsura (in dialetto significa strega), una delle più suggestive. L’oscurità, il silenzio, il freddo e l’umidità ma anche l’importanza geologica e storica rendono ogni bottiglia davvero speciale.

24 mesi minimo di affinamento per Bàsura Obscura la cui finezza e delicatezza al palato, insieme ai profumi fiori bianchi e di frutta candita, lo rendono perfetto se per antipasto avete previsto un tagliere di formaggi non troppo stagionati. Minimo 60 mesi invece per Bàsura Riunda, un vino di grande personalità, importante, da assaporare anche a tutto pasto.

Per info: www.durin.it

Andrea Bruzzone – JANUA

Non si può parlare di spumantizzazione in Liguria senza parlare di Andrea Bruzzone. Ci spostiamo in Valpolcevera, in provincia di Genova, terra di coltivazione della Bianchetta.
Il primo spumante genovese, chiamato così in onore al dio Giano Bifronte, simbolo della città racchiusa tra mare e montagna, nasce quasi per caso nel 2014, annata difficile e molto piovosa ma che ha regalato uve con una acidità molto elevata. E Andrea ha sapientemente valorizzato ciò che quell’anno la natura gli ha offerto.

JANUA è un vino espressione del territorio. Di carattere, immediato, un giusto equilibrio di acidità, persistenza che accompagna gradevolmente un aperitivo pre-cenone ricco di farinate e torte salate della nostra regione.

Per info: andreabruzzonevini.it

Bisson – Abissi

Sempre in provincia di Genova, ma sulla sponda di Levante sorge una delle cantine più conosciute della nostra regione. Lo spumante Brut Abissi nasce da una idea di Piero Lugano, patron dell’azienda, dal suo amore per il mare. Ripensando infatti agli antichi galeoni affondati e al ritrovamento di anfore dentro le quali il vino era ben conservato, decise di provare a far rifermentare il suo Metodo Classico nei fondali marini.

Oggi Abissi, Abissi Rosè e Abissi Riserva Marina riposano in gabbie di acciaio immerse nei fondali della Baia del Silenzio di Sestri Levante a circa 60 metri di profondità, dove rimangono a temperatura costante e in un ambiente di pressione ottimale per minimo 18, 22 e 36 mesi. Un progetto inizialmente accolto con diffidenza, che ha saputo poi conquistare sempre più estimatori in tutto il mondo.

Quando le bottiglie vengono riportare in superficie sono delle vere opere d’arte e portano con sé le tracce della convivenza con la fauna e la flora del nostro mare. Un bellissimo regalo da donare a chi ci ospita per festeggiare l’anno nuovo.

Per info: www.bissonvini.it

© foto apertura: winenews.com

Elena Benacchio
Elena Benacchio
I miei colori preferiti? Giallo ambrato, rosso rubino e rosa chiaretto, ma sono di gusti difficili. Da buona genovese e sommelier spesso mi lamento quando il vino non è a temperatura. Il mio mantra? Non fidatevi di una persona che non ama il vino. Affascinata dalle esperienze dei produttori e dalla loro capacità di dare valore al territorio, amo andare alla ricerca di storie da raccontare e vini da assaggiare.

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