Ha attirato da subito l’attenzione di giornalisti e curiosi durante la conferenza di presentazione del Campionato Mondiale di Pesto Genovese al Mortaio 2022: una boccetta in vetro da 100ml contenente acqua di basilico. Un elisir, per l’esattezza, come indicato anche sull’etichetta. Presto si è scoperto che quello è il nuovo gadget del Genoa Pesto World Championship, la cui finalissima si svolgerà a Palazzo Ducale di Genova sabato 4 giugno.
Gli ingredienti della Spremuta di Genova sono solo due: acqua demineralizzata e basilico genovese dop. Ma dentro quella piccola boccetta è racchiuso anche un concentrato di innovazione e tecnologia. Ci racconta tutto Roberto Panizza, ideatore del Campionato Mondiale di Pesto Genovese al Mortaio e proprietario dell’azienda Rossi 1947, che produce e confeziona la nuova Spremuta di Genova.
“Per il Campionato siamo sempre alla ricerca di nuove idee che non siano preconfezionate e creiamo un nuovo gadget a ogni edizione. Per il 2022 abbiamo creato questa bottiglietta di Spremuta di Genova: un’acqua di basilico, un distillato di foglie di basilico (senza aggiunta di additivi) in grado di esprime il profumo e il sapore dei ogni foglia. Si produce tramite una nuvola di vapore che, passando sulle foglie di basilico, porta via la parte molecolare dell’aroma in grado di mantenersi poi nell’acqua.
La Spremuta di Genova può essere usata nella preparazione di dolci, torte, addirittura per le focacce e i gelati. Il meglio di sé però lo dà diluita in acqua: il consiglio di utilizzo è quello di diluirla all’1% in acqua naturale fresca e berla a pasto accompagnata ai cibi o come bevanda dissetante.
“A prepararlo con noi e per noi è un’antica azienda con sede nel Ponente della Liguria, una distilleria che normalmente distilla acqua di fiori d’arancio. Ultimamente però ha voluto sperimentare alla ricerca di nuove strade. Con questa azienda stiamo sviluppando nuove idee e questa dell’acqua di basilico è senza dubbio un’idea vincente. Al momento il prodotto non è ancora in commercio, ma stiamo studiandone più a fondo i diversi utilizzi” conclude Roberto Panizza.